POMI’ CHE RIMONTA! MA CONEGLIANO SI IMPONE AL TIE-BREAK
- Riccardo Negri
- 1 febbraio 2016
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Pomì Casalmaggiore – Imoco Volley Conegliano: 2-3 (22-25, 15-25, 25-23, 25-13, 10-15)
Casalmaggiore: Bacchi 5, Lloyd 1, Sirressi (L), Cecchetto ne, Ferrara ne, Gibbemeyer 11, Cambi 1, Piccinini 3, Olivotto ne, Kozuch 17, Stevanovic 16, Tirozzi 19. All. Barbolini, vice Bolzoni.
Conegliano: Glass 3, Vasilantonaki, Serena ne, Ortolani 15, Santini, Adams 12, Robinson 14, De Gennaro (L), Easy 23, Arrighetti 1, Crisanti 11, Nicoletti, De Bortoli ne, Barazza ne. All. Mazzanti, vice Bertocco.
Arbitri: Rapisarda-Sobrero.
Spettatori: 3501.
Durata set: 25’, 23’, 28’, 22’, 17’.
Muri-punto: Pomì 5, Imoco 14.
Ace: Pomì 5, Imoco 3.
Spettatori: 3501.
Durata set: 25’, 23’, 28’, 22’, 17’.
Muri-punto: Pomì 5, Imoco 14.
Ace: Pomì 5, Imoco 3.
Domenica 31 gennaio. Come all’andata, Pomì recupera due set di svantaggio e porta Conegliano al tie-break. Alla fine la vittoria arride però alle venete, che distaccano Casalmaggiore in classifica. Pomì esce sì sconfitta dal big-match della terza giornata di ritorno del campionato Legavolley serie A1, ma con la convinzione di non essere inferiore ad Imoco.
La cronaca. PalaRadi tutto esaurito per il big-match tra le pantere rosa di Casalmaggiore e quelle nere di Conegliano. Per la partita che vale il primo posto in classifica, pubblico e società casalesi caricano le atlete con sontuose coreografie, ed addirittura uno scenografico ingresso in campo al buio. Tra il pubblico, l’ex scudetto Pomì Marika Bianchini ed il presidente della Cremonese Calcio Gigi Simoni. Ad inizio match, il Cremonese Club “Attilio Luzzara” premia Lucia Bacchi quale sportiva particolarmente rappresentativa del territorio. Le padrone di casa devono fare a meno di Matuszkova, infortunata alla caviglia in allenamento, ma ritrovano Piccinini.
L’incontro parte all’insegna del più grande equilibrio. Pomì appare più fallosa, Conegliano forza la battuta, De Gennaro non lascia cadere nulla: le ospiti prendono il largo. Sul 17-20, il coach rosa Barbolini chiama time-out, ma non basta: 22-25. Sul finale di set, boato per Francesca Piccinini, che torna a calcare il taraflex dopo oltre un mese di assenza per infortunio.
Secondo set: Conegliano parte forte, trascinato dalla potenza di Easy. Casalmaggiore gioca di squadra, e prova con pazienza a ricostruire. Barbolini protesta con l’arbitro, e si becca un’ammonizione. L’inerzia del match non cambia: 12-17. Le lombarde non sono brillanti come al solito, quasi frastornate dalla concretezza delle venete. L’arbitro convalida alle ospiti qualche tocco sporco, tra le proteste del pubblico; ma Conegliano è più in palla, e prenderebbe il largo comunque: 15-25. Il pubblico canta “PalaRadi”: vuole a Cremona le finali di Champions League.
Anche nel terzo set Pomì parte contratta, e si aggrappa a capitan Tirozzi. Su un’alzata fallosa di Glass, questa volta punita dai fischietti, le rosa agguantano le gialle: 9-9. Ortolani prova a scavare un solco in battuta e dalla seconda linea, ma Pomì sembra finalmente tornata in partita. Cambi in battuta propizia il sorpasso: 18-17. Arrighetti in battuta, palla sul nastro, e Conegliano torna di nuovo sopra: è una battaglia di nervi. Pomì riagguanta il 20 pari dopo uno scambio interminabile, e Tirozzi mette a terra il nuovo controsorpasso. Imoco è senza dubbio una grande squadra (tra le più forti mai viste al PalaRadi), ma il grande cuore rosa, Piccinini in ricezione e Tirozzi in schiacciata riaprono il match: 25-23.
Inizia un altro match, con Tirozzi e la difesa rosa sempre sugli scudi: 5-1. Il tifo rosa tiene il ritmo. Crisanti prova a trascinare Conegliano, ma Stevanovic si inerpica sino al soffitto per schiacciare sopra il muro giallo. Va a punto finalmente anche Piccinini: d’astuzia, senza forzare. E quando Piccinini mette a segno un ace, il pubblico esplode: 12-6. Altro ace di Kozuch per il 17-9. Il 20-11 è un muro Gibbemeyer-Lloyd: adesso è Conegliano a sembrare completamente frastornato. Nuovo ace di Piccinini per il 25-13.
Si va al tie-brak. Conegliano ha rifiatato, e va subito sul 3-7. La grinta di Bacchi: 6-8; Easy torna a far male: 6-10. Il match è equilibrato, ma Pomì non riesce più a colmare il break iniziale: 10-15; ma l’applauso del pubblico va ad entrambe le squadre in campo.
L’incontro parte all’insegna del più grande equilibrio. Pomì appare più fallosa, Conegliano forza la battuta, De Gennaro non lascia cadere nulla: le ospiti prendono il largo. Sul 17-20, il coach rosa Barbolini chiama time-out, ma non basta: 22-25. Sul finale di set, boato per Francesca Piccinini, che torna a calcare il taraflex dopo oltre un mese di assenza per infortunio.
Secondo set: Conegliano parte forte, trascinato dalla potenza di Easy. Casalmaggiore gioca di squadra, e prova con pazienza a ricostruire. Barbolini protesta con l’arbitro, e si becca un’ammonizione. L’inerzia del match non cambia: 12-17. Le lombarde non sono brillanti come al solito, quasi frastornate dalla concretezza delle venete. L’arbitro convalida alle ospiti qualche tocco sporco, tra le proteste del pubblico; ma Conegliano è più in palla, e prenderebbe il largo comunque: 15-25. Il pubblico canta “PalaRadi”: vuole a Cremona le finali di Champions League.
Anche nel terzo set Pomì parte contratta, e si aggrappa a capitan Tirozzi. Su un’alzata fallosa di Glass, questa volta punita dai fischietti, le rosa agguantano le gialle: 9-9. Ortolani prova a scavare un solco in battuta e dalla seconda linea, ma Pomì sembra finalmente tornata in partita. Cambi in battuta propizia il sorpasso: 18-17. Arrighetti in battuta, palla sul nastro, e Conegliano torna di nuovo sopra: è una battaglia di nervi. Pomì riagguanta il 20 pari dopo uno scambio interminabile, e Tirozzi mette a terra il nuovo controsorpasso. Imoco è senza dubbio una grande squadra (tra le più forti mai viste al PalaRadi), ma il grande cuore rosa, Piccinini in ricezione e Tirozzi in schiacciata riaprono il match: 25-23.
Inizia un altro match, con Tirozzi e la difesa rosa sempre sugli scudi: 5-1. Il tifo rosa tiene il ritmo. Crisanti prova a trascinare Conegliano, ma Stevanovic si inerpica sino al soffitto per schiacciare sopra il muro giallo. Va a punto finalmente anche Piccinini: d’astuzia, senza forzare. E quando Piccinini mette a segno un ace, il pubblico esplode: 12-6. Altro ace di Kozuch per il 17-9. Il 20-11 è un muro Gibbemeyer-Lloyd: adesso è Conegliano a sembrare completamente frastornato. Nuovo ace di Piccinini per il 25-13.
Si va al tie-brak. Conegliano ha rifiatato, e va subito sul 3-7. La grinta di Bacchi: 6-8; Easy torna a far male: 6-10. Il match è equilibrato, ma Pomì non riesce più a colmare il break iniziale: 10-15; ma l’applauso del pubblico va ad entrambe le squadre in campo.
I commenti. Massimo Barbolini (coach Pomì): “Nonostante la sconfitta, usciamo dalla partita con la certezza di non essere inferiori a Conegliano. Il primo set l’abbiamo perso giocando forse meglio. L’obiettivo ora è di continuare a crescere. Possiamo contare di nuovo su Piccinini, anche se non vogliamo forzarne i tempi di recupero. E’ un’atleta in più a disposizione, senza dimenticare che Bacchi l’ha sinora sostituita egregiamente. Abbiamo pagato un po’ di stanchezza? Forse, ma in questo campionato di partite facili non ce ne sono: a partire da quella di mercoledì con Montichiari, squadra che vale di più di quel dice la classifica”. Valentina Tirozzi (Pomì): “Siamo amareggiate per avere buttato questa partita: nel primo set abbiamo fatto qualche errore di troppo, al tie-break abbiamo peccato di ingenuità. Usciamo comunque con la certezza di potercela giocare alla pari con Conegliano”. Davide Mazzanti (coach Imoco): “Abbiamo perso il terzo set per ingenuità nostre; e, se le si concede qualcosa, Pomì ne approfitta. Naturalmente fa sempre piacere vincere, anche in chiave play-off”. Serena Ortolani (opposto Imoco): “Nel terzo set ci si è spenta la luce. Ogni tanto ci capita: la mancanza di continuità è un nostro problema, su cui sappiamo di dover lavorare. Tornare al PalaRadi mi ha fatto un grande effetto; e lo ritengo la location ideale per le Final Four di Champions League: per la carica del pubblico e perché Pomì potrà giocarsela alla pari con chiunque si qualificherà”.
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